fbpx Biennale Danza 2017 | Alessandro Sciarroni - Folk-s, will you still love me tomorrow
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Danza  - Show

Alessandro Sciarroni - Folk-s, will you still love me tomorrow



(2012, 90’)
invenzione e drammaturgia Alessandro Sciarroni
suono Pablo Esbert Lilienfeld
video e immagini Matteo Maffesanti
luci Rocco Giansante
costumi Ettore Lombardi
faith coaching Rosemary Butcher
consulenza drammaturgica, casting Antonio Rinaldi
consulenza coreografica Tearna Schuichplattla
con Marco D'Agostin, Pablo Esbert Lilienfeld, Francesca Foscarini, Matteo Ramponi, Anna Bragagnolo, Francesco Vecchi, Amy Bell, Leon Maric
produzione Marche Teatro - Teatro di rilevante interesse culturale - Progetto Archeo. S - System of Archeological Sites of the Adriatic Seas cofinanziato dal programma di Cooperazione Transfrontaliera Cross-Border Cooperation IPA-Adriatico
in collaborazione con Corpoceleste_C.C.00#
e con Inteatro, Amat-Civitanova Danza per “Civitanova Casa della Danza”, Centrale Fies, ChoreoRoam Europe: Centro per la Scena Contemporanea - Comune di Bassano del Grappa, The Place/London, Dansateliers/Rotterdam, Dance Week Festival/Zagreb e Paso a 2/Certamen Coreográfico de Madrid

a seguire

incontro con Alessandro Sciarroni
moderatore Elisa Guzzo Vaccarino

Descrizione

Folk-s è una pratica performativa e coreografica sul tempo, che nasce da una riflessione sui fenomeni popolari di danza folk antica sopravvissuti alla contemporaneità. Lo Schuhplattler è un ballo tipico bavarese e tirolese, significa “battitore di scarpe” e consiste nel battere le mani sulle proprie gambe e calzature.

In Folk-s, questa danza viene eseguita e concepita come indicazione di una forma preesistente e primitiva di pensiero. Il ballo come regola, dittatura, flusso di immagini che seguono il ritmo e la forma, non il contenuto. “La forma è ritmo, è energia che viene percepita attraverso le orecchie, non gli occhi, eyeless” – The Diary of Virginia Woolf, vol. III.

Così, per i performer di Folk-s non v’è altro tempo che il presente, che è non-passato e non-futuro. È l’insistenza infinita della marea contro la spiaggia, il ritorno della stessa onda sulla stessa riva. È suono. Nella ripetizione decontestualizzata geograficamente e culturalmente, la materia folk trova la sua più chiara rivelazione.

In questo loop di gesti percussivi, l’introduzione di anomalie e variazioni sembra rimandare a un complesso sistema di segni che evocano festa e martirio, alla presenza elegante e crudele di un nuovo Angelo Sterminatore. Così il folk e il popolare, astratti dalla matrice sonora originaria, paiono battersi e fondersi con la condizione contemporanea, in una continua lotta senza tregua per la sopravvivenza”.

Alessandro Sciarroni

Teatro alle Tese

SESTIERE CASTELLO
CAMPO DELLA TANA 2169/F
30122 VENEZIA
TEL. 0415218711
info@labiennale.org

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