fbpx Archivio Storico | 20 anni di maschere e costumi
La Biennale di Venezia

Your are here

20 anni di maschere e costumi

Venerdì 1° febbraio 2013 si è inaugurata a Ca’ Giustinian, sede storica della Biennale, 20 anni di Maschere e Costumi, una mostra dalla collezione dei bozzetti teatrali dell’ASAC – Archivio Storico delle Arti Contemporanee, organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta, in occasione del 4. Carnevale Internazionale dei Ragazzi, Il Leon Musico. I bozzetti sono disposti in mostra secondo una selezione curata dal Direttore del Settore Musica Ivan Fedele.

La Biennale ha offerto al pubblico, agli studiosi e appassionati della storia dell’Istituzione un’occasione per ammirare 350 disegni di grande interesse del Fondo Artistico dell’ASAC conservati nella sezione Bozzetti di scena e costumi: opere accumulate in decenni di produzioni che la Biennale ha voluto valorizzare. La selezione è esposta in questa mostra in occasione del 4. Carnevale Internazionale dei Ragazzi, Il Leon Musico.

Bozzetti e allestimento

I criteri in base ai quali sono stati scelti i bozzetti per questa mostra sono legati, naturalmente, al carattere del Carnevale e privilegiano la stravaganza, l’estro, l’assurdo, il paradosso e il surreale, ma anche il colore e il ritmo presenti nei bozzetti. La cospicua selezione è stata realizzata secondo queste tematiche: “Maschere e nuove maschere”, “Musici”, “Mestieri”,“Animali“, “Belle époque”, "Old America"“Militari”, “Ritratti dell’assurdo”, “Sexy ladies”, “Giochi e favole per bambini”.

L’allestimento prevede l’esposizione di bozzetti riprodotti in dimensione “reale”, tableaux che raccolgono diverse interpretazioni dello stesso soggetto, riproduzioni “macro” anche sagomate e/o sospese al soffitto, oggetti "volanti". Gli autori sono tra i più noti artisti della modernità e della contemporaneità: Felice Casorati,  Renato Guttuso, Emanuele Luzzati, Mino Maccari, Giacomo Calò Carducci, Piero Copertini, Gianna Lanza, Jacques Lecoq, Enrico Capuzzo, Jean Pierre Ponnelle, Theophanes Matsoukis, Ed Wittstein, Walter Siegfrid, Dorino Cioffi, Giancarlo Tantille, Therese Van Treek, Dafne Ciarocchi.

Alcuni schermi video riproducono in dissolvenza incrociata sequenze di immagini (scene e personaggi) associate a opere di cui è possibile ascoltare alcuni estratti musicali attraverso cuffie appositamente predisposte.

Gli spettacoli e il Grand Atelier della Biennale

Gli spettacoli selezionati anche per l’ascolto sono: “Allez-hop!” (Berio-Lecoq), “Treemonisha” (Scott Joplin-Copertini), “Idomeneo” (Mozart-Casorati), “Il Mandarino Meraviglioso” (Bartók-Ponnelle), “Lady Macbeth of Minsk” (Shostakovic-Guttuso).

Ivan Fedele da parte sua ha ricordato che “la maschera e i costumi in maschera sono i simboli del Carnevale. Fin dalle prime forme di questa liturgia della ri-creazione (celebrazione del passaggio dal caos all’ordine della cosmogonia), così come le conosciamo nelle feste in onore di Dioniso o nei Saturnali romani, o nelle rappresentazioni dei miti antichi indoeuropei, questi simboli sono stati usati anche per altre forme di rappresentazione come, per esempio, il teatro di strada oppure “colto”, generando veri e propri personaggi e luoghi della finzione a cui venivano associati ruoli e caratteristiche ben precisi. Il teatro e il teatro musicale sono una fonte inesauribile d’invenzione e creazione di un immaginario fantastico che si esprime, appunto, in scene, costumi e maschere (in senso lato) che necessariamente abitano il “surreale”, anche nelle interpretazioni che vorrebbero dirsi più realistiche.”

Il Grand Atelier della Biennale

Una sorpresa per i ragazzi... di tutte le età! Il Laboratorio di Sartoria è stato allestito in una delle sale di Ca’ Giustinian, locale in cui è stato possibile, in pochi minuti, farsi o farsi fare un costume di Carnevale con materiali semplici o "poveri" sul modello di alcuni bozzetti della mostra. Con l'aiuto dei nostri collaboratori si può uscire da Ca’ Giustinian con un costume nuovo e originale!

Archivio Storico
Archivio Storico